Impianto citofonico e relativa sostituzione

Impianto citofonico e relativa sostituzione

La sostituzione e quindi la rimessa a nuovo dell’impianto citofonico all’interno di un condominio diviene spesso motivo di polemiche tra i proprietari in quanto talvolta anche coloro che apparentemente non accusano malfunzionamenti o ne rilevano di trascurabili si trovano a dover contribuire ad una spesa per loro conto ritenuta superflua se pure approvata dall’assemblea.

Atteso che all’approvazione dell’intervento segue l’obbligo di contribuzione da parte dei singoli, procediamo con una analisi del criterio di riparto della spesa (salvo accordi diversi dell’assemblea con le opportune maggioranze e/o indicazioni del regolamento di condominio, se presente).

Secondo norma gli impianti sono comuni e quindi condominiali fino alle diramazioni con i singoli appartamenti, per tale ragione i costi relativi alla campanelliera esterna (o “posto esterno”), le relative opere murarie a corredo così come l’eventuale passaggio dei cavi della dorsale comune sono da ripartire in millesimi di proprietà tra tutti gli appartamenti coinvolti (ovvero che utilizzano l’impianto).

Differente è invece la questione per quello che è definito “posto interno” o banalmente cornetta dell’appartamento in quanto trattasi di opera indubbiamente di natura personale, quindi a carico del singolo proprietario. In conseguenza fornitura, montaggio e opere accessorie sono da imputare alla proprietà dell’unità immobiliare a cui servono.

Nel merito delle lavorazioni interne, basti pensare ad un eventuale impianto “ibrido” ovvero con posti interni agli appartamenti sia solo audio che anche video. Ripartendo il costo complessivo dell’opera per mezzo dei soli millesimi di proprietà anche coloro che hanno esigenze diverse con costi minori si andrebbero a trovare gravati delle scelte più onerose di coloro che hanno optato per lavorazioni differenti dalle proprie o comunque con situazioni interne differenti.

Portando un esempio concreto, la sostituzione di una cornetta interna installata in un appartamento con intonaci particolari, rifiniture di pregio e simili necessita sicuramente di una cura e una attenzione differente (con quindi costi più elevati) rispetto al mero ripristino murario con cemento, stucchi e tinteggiatura successiva. Tali costi è necessario che vengano affrontati dall’appartamento cui fanno capo escludendo il resto del condominio e dei proprietari.

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